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        T A R A S S A C O

 

 

IMPIEGO

Per chi ha problemi di costipazione intestinale o di foruncoli derivati dal lento funzionamento del fegato l'infuso di tarassaco, preparato mettendo a bollire un cucchiaio di radice in una tazza d'acqua, costituisce un ottimo rimedio. Esso è anche un buon diuretico.
Chi si sente sempre stanco dovrebbe provare a seguire per una quindicina di giorni la cura degli steli di tarassaco: si colgono steli fioriti, si lavano poi si stacca il fiore e si mastica lentamente lo stelo che È amarognolo croccante e succoso come un'insalata. Da cinque a dieci steli al giorno, presi per una quindicina di giorni, svolgono una benefica funzione depurativa, rigenerano l'organismo e danno nuovo vigore.

PROPRIETA'

La pianta fresca di Taraxacum officinale contiene oltre alla cellulosa una serie di sostanze bioattive.
La foglia contiene particolarmente:
• derivati di acido taraxinico (sesquiterpenlactone)
• triterpeni e steroidi
• flavonoidi (glicosidi dell' apigenina e luteolina)
• vitamine (B1, B2, C, E)
La radice è particolarmente ricca di:
• sesquiterpenlactoni
• acido taraxinico e taraxacolide
• triterpeni e steroidi
• taraxacosidi
• acido linolico e linoleico
L'efficacia delle sostanze contenute nel tarassaco sulla stimolazione dell'apparato digestivo umano è noto da secoli. L'investigazione scientifica su queste proprietà è un classico esempio di come il pregiudizio del metodo scientifico contro la tradizione può portare a risultati errati. Le ricerche per isolare un singolo principio attivo sono fallite per molti anni, portando alcuni ricercatori a negare il valore della tradizione, fino a quando non si è capito che questa ipotesi è riduttiva e si è rivalutata l'importanza della sinergia di piu' principi attivi, che è una delle regole su cui si basa la fitoterapia.